Whiplash del 30enne Damien Chazelle
è la storia di un talentuoso studente di batteria e del suo maestro
spietato.
Alla base c'è l'esperienza del regista
che da adolescente suonava la batteria in un'orchestra liceale che
diventò così famosa da esibirsi anche durante due cerimonie di
insediamento del presidente degli Stati Uniti e durante il JVC
festival di new York.
La pellicola che si è aggiudicata ben
tre statuette agli ultimi Academy Award, miglior attore non
protagonista a J.K. Simmons, miglior montaggio e miglior sonoro, si è
distinta per la semplicità e un taglio pulito e ben focalizzato.
Piccolo gioiellino del cinema
indipendente, Whiplash è stato fortemente voluto dal giovane Damien
Chazelle il quale, a corto di fondi, ha convinto i produttori a
finanziarlo terminando le riprese in soli 19 giorni.
Questo film non usa mezzi termini,
esplode nella brutalità di un sogno che richiede sangue e sudore e
narrativizza un sentimento, quello della grandezza e della
perfezione, reggendosi in equilibrio sul tempo di batteria. Racconta
la solitudine del musicista, la ricerca della perfezione, il
contrasto tra vita e arte e la fatica, quella necessaria a sublimarsi
nella musica. Aneddoto cardine della pellicola, che diventa nelle
parole di uno dei protagonisti la chiave di volta, è quello che
racconta del sassofonista Charlie Parker che si vide lanciare addosso
un piatto della batteria da Jo Jones solo perchè aveva sbagliato un
tempo. Grande protagonista è l'ossessione della perfezione che in
questo film segue il tempo del jazz e il ritmo accellerato del cuore
all'inseguimento del proprio sogno di grandezza.
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