Sempre
in bilico.
Siamo
pensati quando di noi non c’è che solo un’idea astratta in un desiderio di
amore.
Veniamo
concepiti chi per sbaglio, chi per desiderio, chi per fretta con abbracci in
precario equilibrio tra il piacere e la paura.
Veniamo
al mondo strappati al buio dal tremore di mani estranee e dall’urlo
dell’equilibrio rotto dalla stessa vita.
Con
passo asimmetrico barcolliamo verso il tavolo troppo alto, ci arrampichiamo a
sedie e mobili e tendiamo all’alto.
Sempre
alla ricerca di una stabilità che non ci appartiene, innaturale quasi,
procediamo a tentativi come funamboli senza corde di sicurezza e diventiamo
adolescenti e poi adulti, raccogliendo
suggerimenti che non ci aiutano e azzardando
personalità che come vestiti o troppo stretti o troppo larghi cerchiamo di
adattare alla nostra instabile figura.
Non c’è
equilibrio che tenga dinanzi a scelte che si fanno a misura del nostro tempo:
chi amici frequentare, quale scuola scegliere e poi se studiare o lavorare. E
così all’infinito naufraghiamo da un’incertezza ad un salto nel buio. E
torniamo al buio da cui siamo venuti, quello stesso buio che è stato protezione
per diventare poi il suo contrario.
Non
esiste equilibrio se non quello che dichiariamo di cercare. Pochi peraltro
confessano di trovarlo in soluzioni che hanno il vago sapore del compromesso.
Perché la stabilità non è dell’uomo che come una marionetta si sporge sempre
oltre il limite del suo spazio. Non c’è moderazione nelle parole né controllo
nel pensiero, non c’è sostanza nel desiderio, labile illusione di un obiettivo.
Perennemente
sul filo di un rasoio ci promettiamo un equilibrio che non è scritto nelle
nostre carte. Diamo il lasciapassare a mani che ci strattonano oltre i limiti
di sicurezza e senza accorgercene ci trasformiamo in pericolanti giocolieri che
al posto di palline di stoffa fanno roteare per aria possibilità, occasioni,
scelte. È una roulette che ci affida al destino.
In precario
equilibrio sul limitare della scelta sbagliata siamo temerari scommettitori……sempre
tesi sull’orlo, sì, ma ormai solo di una crisi di nervi.
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