"Ma
io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi
sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho
la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una
virtù."
"Oggi
la libertà sessuale della maggioranza è in realtà una convenzione, un
obbligo, un dovere sociale, un'ansia sociale, una caratteristica
irrinunciabile della qualità di vita del consumatore."
"Che
cos'è che ha trasformato i proletari e i sottoproletari italiani,
sostanzialmente, in piccolo borghesi, divorati, per di più, dall'ansia
economica di esserlo? Che cos'è che ha trasformato le "masse" dei
giovani in "masse" di criminaloidi? L'ho detto e ripetuto ormai decine
di volte: una "seconda" rivoluzione industriale che in realtà in Italia è
la "prima": il consumismo che ha distrutto cinicamente un mondo
"reale", trasformandolo in una totale irrealtà, dove non c'è più scelta
possibile tra male e bene. Donde l'ambiguità che caratterizza i
criminali: e la loro ferocia, prodotta dall'assoluta mancanza di ogni
tradizionale conflitto interiore. Non c'è stata in loro scelta tra male e
bene: ma una scelta tuttavia c'è stata: la scelta dell'impietrimento,
della mancanza di ogni pietà."
"L'Italia
– e non solo l'Italia del Palazzo e del potere – è un Paese ridicolo e
sinistro: i suoi potenti sono delle maschere comiche, vagamente
imbrattate di sangue: "contaminazioni" tra Molière e il Grand Guignol.
Ma i cittadini italiani non sono da meno. Li ho visti, li ho visti in
folla a Ferragosto. Erano l'immagine della frenesia più insolente.
Ponevano un tale impegno nel divertirsi a tutti i costi, che parevano in
uno stato di "raptus": era difficile non considerarli spregevoli o
comunque colpevolmente incoscienti."
Pier Paolo Pasolini
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