Attiviste del Partito Comunista Iraniano e del Movimento e
dell’Organizzazione contro la violenza sulle donne in Iran hanno protestato per
le vie di Stoccolma a seno scoperto contro la pratica del velo islamico
integrale, lo hijab.
In vista dell’8 marzo il movimento di attiviste ha
protestato in topless scrivendo sul proprio corpo nudo lo slogan “My nudity is
my protest”.
Questo tipo di protesta, che fa del corpo uno strumento
dimostrativo, segue la pratica consolidata dal movimento ucraino Femen, fondato
a Kiev nel 2008, di manifestare in topless contro il sessismo, le
discriminazioni sociali e il turismo sessuale.
Allo stesso movimento sono riconducibili le contestazioni a
Silvio Berlusconi all’entrata del seggio in data 24 febbraio, così come le
manifestazioni avute luogo lo scorso mese a Parigi presso la Cattedrale Notre-Dame
durante le quali un gruppo di attiviste ha festeggiato le dimissioni del Papa e
celebrato la legge per le nozze gay in via di approvazione al Parlamento
francese.
L’attivismo del gruppo Femen a Stoccolma è solo l’ultimo
atto dimostrativo di una lunga serie di manifestazioni che lo hanno visto
protagonista: il 24 febbraio 2012 a Milano contro il mondo della moda; il 2
marzo 2012 a Vienna per i diritti delle donne; il 4 marzo 2012 contro Vladimir
Putin; l’8 marzo 2012 a Istanbul contro la violenza sulle donne e così via.
Per maggiori informazioni sul movimento, hanno a disposizione
un sito http://femen.org/en
Nessun commento:
Posta un commento