In alto, un esemplare di medusa Chrysaora |
Non è
da tutti avere la fortuna che io ho. E la mia fortuna, per essere precisi,
consiste nell’avere un’amica davvero speciale, che rappresenta la gran parte
del ventaglio di amicizie secolari che uno si porta dietro dall’infanzia.
Qui
la chiamerò Chrysaora, e non perché abbia particolare attinenza fisica o
comportamentale con una crisalide preistorica (anche perché la Chrysaora è una
medusa), ma perché, per ovvi motivi di sopravvivenza, mi conviene ribattezzarla
diversamente e mettermi al riparo da possibili svelamenti di identità,
considerando anche la mia intenzione di rivelare particolari più o meno
scabrosi della sua esilarante persona.
Per
tornare alla scelta del nome, non credo ce ne sia uno più adatto. La Chrysaora
è una medusa particolarmente urticante, il che già dice molto della mia amica
che, molto similmente ad una medusa, colpisce inosservata, e prende il suo nome
dal personaggio della mitologia greca Crisaore, nato dallo scandaloso coito tra
Poseidone e Medusa a cui Atena, casta e pura, fu costretta ad assistere.
Conosco
Chrysaora praticamente da sempre, o almeno da quando
indossavamo gonne pieghettate e calzettoni. È stata la mia compagna di tutto, di banco, di campeggio, di bevute e soprattutto di cazzate. Insomma, crescendo le attività da condividere diventano sempre più allettanti! E così dal compito in classe fatto in società, attraverso un bel po’ di cose fatte in società, siamo addirittura passate ad avere casa in società. Non c’è che dire….anzi c’è molto da dire. Perché la mia amica Chrysaora, come ho già avuto modo di dire, è una persona davvero speciale. E sottolineo speciale non per mera captatio benevolentia, anche perché benevolentia di chi?, ma perché voglio intendere proprio speciale, e forse più di speciale. Lei è singolare, tipica. Un soggetto a se stante.
indossavamo gonne pieghettate e calzettoni. È stata la mia compagna di tutto, di banco, di campeggio, di bevute e soprattutto di cazzate. Insomma, crescendo le attività da condividere diventano sempre più allettanti! E così dal compito in classe fatto in società, attraverso un bel po’ di cose fatte in società, siamo addirittura passate ad avere casa in società. Non c’è che dire….anzi c’è molto da dire. Perché la mia amica Chrysaora, come ho già avuto modo di dire, è una persona davvero speciale. E sottolineo speciale non per mera captatio benevolentia, anche perché benevolentia di chi?, ma perché voglio intendere proprio speciale, e forse più di speciale. Lei è singolare, tipica. Un soggetto a se stante.
Si tipica,
nel senso che di tipi come lei in giro non ce ne sono molti e lei rappresenta
certamente un esemplare tipico.
La
cosa bella che ho capito sin da subito è che per me avere un’amica come lei
significa avere sempre a disposizione una fonte inesauribile di allegria, un
complice capace di assecondare le mie follie e una cabarettista personale con
un talento particolarissimo per le gag alla Stanlio e Olio.
Nel
1994 io e la mia amica Chrysaora stavamo campeggiando con il nostro gruppo
scout in una località montana che porta il nome di Rapone, credo di non sapere
nemmeno dove sia, e fu lì che condividemmo un’esperienza topica: vedemmo per la
prima volta nella nostra vita (avevamo solo 10/11 anni) un paio di tette, che non fossero
le nostre e le
chiamo tette perché ad 11 anni ti fa anche senso chiamarli seni. Quando si fa vita da scout si fa vita comunitaria e quindi, tra
ragazze, nessuna si vergognava di nessuna. La portatrice delle suddette tette
si spogliò davanti a noi, che, diciamolo, a 11 anni eravamo quanto di più
lontano c’è dall’essere anche solo ragazze, e ci lasciò per così dire…perplesse.
Ci rimanemmo anche male. Come quando fai una scoperta che aspettavi di fare da
tempo e non trovi quello che ti aspettavi. Ognuna aveva a mala pena scoperto il
suo di corpo, e nemmeno tanto, e all’improvviso ci erano state sbattute in
faccia un paio di tette dalla forma stranissima.
Quel giorno venimmo iniziate
al meraviglioso e sfaccettato mondo del seno femminile e capimmo che esistono
forme inimmaginabili e che non bisogna mai rischiare di giudicare un seno da
come lo vedi vestito e imbrigliato, ma ti conviene sempre aspettare il momento
adatto per guardarlo da vicino per dire che forma abbia veramente. Sono tutte
bone nei wonderbra
Quel campeggio
fu una completa rivelazione….ma non posso rivelare tutto, altrimenti ci perdo
gusto.
N.B. Riferimenti a cose o
persone sono assolutamente NON casuali. Si garantisce l’assoluta veridicità dei
fatti.
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