A chi di parole ne ha troppe e non sa come usarle.
A chi crede che il mondo intero si regga in equilibrio sul perno del proprio ego e a chi non sa nemmeno di avercelo un ego.
A
chi crede che essere corretti significhi insegnare agli altri come
stare al mondo, a chi crede di conoscere gli altri ma in fondo non
conosce nemmeno se stesso.
A chi si sveglia la mattina e non sa
con quale piede scendere dal letto e a chi, invece, crede che svegliarsi
ogni mattino significhi scendere dal letto comunque con il piede
giusto.
A chi non sa stare solo perchè non sa farsi compagnia e a
chi vuole restare solo perchè crede che gli altri non saranno mai in
grado di essergli di compagnia.
A chi crede troppo in se stesso e a chi, credere in se stesso, sembra uno sforzo troppo titanico per poterci anche solo provare.
A
chi mette l'accento sempre sul punto sbagliato, a chi crede di sapere
dove metterlo e a chi, prima di mettere l'accento da qualche parte, si
chiede se sia giusto farlo.
A chi si fida di tutti e a chi non si fida nemmeno di se stesso.
A
chi sa vedere la bellezza nello sguardo del diverso e anche a chi ha
paura del diverso perchè in realtà ha paura di confrontarsi.
A chi sembra giusto sminuire gli altri perchè solo così facendo può sentirsi migliore.
A chi si aggrappa agli altri per sentirsi più forte e a chi sente di non avere bisogno di nessuno.
A chi non vive la vita vera e si chiude nel sogno sbagliato e a chi lotta ogni giorno per vivere il sogno che si è scelto.
A chi ha il coraggio di ammettere i propri sbagli e a chi crede di non sbagliare mai.
A chi combatte ogni giorno per mantenere una dignità, nonostante tutto, e a chi sputa sulla dignità degli altri.
A
chi non ha rispetto per gli sforzi degli altri ed è solo pronto a
giudicare, e a chi non si sognerebbe mai di giudicare la vita di un
altro.
A chi non sa accettare le differenze, a chi giudica gli
altri sulla base del nulla ma anche a chi non chiude gli occhi con uno
scampolo di pregiudizio per sentirsi più protetto.
A chi è felice
di condividere con gli altri la propria serenità, a chi è felice di
trasmettere un po' della sua serenità agli altri e a chi è solo in grado
di strappare la serenità a chi gli è intorno.
A chi, come me,
crede che le parole vadano usate nel modo giusto perchè se c'è qualcosa
che le parole possono veicolare è porprio se stessi e se le usi nel modo
sbagliato liberi nel mondo la copia sbagliata di te.
A chi ama l'imperfezione..........
..........non
c'è un modo giusto per stare al mondo, non esiste un verbo supremo, non
esiste sempre la soluzione esatta o la risposta soddisfacente. Non
abbiamo un manuale nè schemi a suggerirci cosa fare e come farlo. Ma
abbiamo la libertà e quella non ce la toglie via nessuno: la libertà di
essere come vogliamo ma anche la libertà di lasciare liberi gli altri di
essere come vogliono. Quello che abbiamo soprattutto è la
consapevolezza di noi stessi, quella che non dobbiamo perdere
mai...quella che ci rende unici e diversi da qualsiasi altro, quella che
tiene su l'ntegrità del nostro essere, quella che....se la perdi non
hai più libertà di scelta.
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