domenica 14 settembre 2014

Cenerentola ad Alghero. Elisabetta Canalis si sposa ed io smaltisco l'acido.



15 settembre 2014. Mi sveglio in piena notte mentre invano cerco di intavolare una chiacchierata con il mio ritmo circadiano sballato di recente da chissà quali stimoli inconsci. Fuori è buio. Sono le 4.00 in Australia e le 20.00 in Italia. Mi faccio un caffè, quello vero, che devi aspettare che esca per gustarne il sapore, e accendo il pc. 

In genere mentre faccio colazione leggo i titoli dei giornali italiani e mi faccio già un’idea dalle volte con cui il post di un giornale è ritwittato o ripostato su fb. Stamattina la notizia di spicco non ha nulla a che vedere con Renzi e i suoi shish, o con l’Isis ed Obama che chiama a raccolta le forze internazionali del bene. Stamattina riecheggiano campane a festa perché ….. ELISABETTA CANALIS SI È SPOSATA!!! 

Non che la realizzazione del sogno d’amore di una donna non sia un fatto notevole di questi tempi! Per carità, ogni cosa ha la sua importanza. Ma mi chiedo: sarà per la delusione d’amore dopo la rottura con Clooney, per lo scarso successo ottenuto oltreoceano che non le ha permesso di sfondare ad Hollywood o per la scarsa rilevanza ottenuta dopo gli spot di shampoo e abiti da sposa che la Canalis è diventata la cartolina vivente della ragazza sfortunata? Seppur determinata a rialzarsi e a reindirizzare la sua altalena emotiva su traiettorie più alla Cenerentola a New york, anzi ad Alghero?
Ora, io non sono una gossippara né un’accanita detrattrice della Canalis (forse solo un poco della sua espressione “sono triste ma sono forte!”), però un titolo come Elisabetta Canalis, sposa raggiante ma che cosa significa? Ma come doveva essere sta sposa? Introspettiva, pensierosa, indifferente! 

E che passi anche il risalto nazionale giustificato forse da una rivincita nostrana che urla “morto un figo se ne fa un altro-le nostre star sono felici ad Alghero e v’hanno pure fottuto un Perry strastimato che non corre sul red carpet ma nei corridoi di un ospedale e solo per questo ne è valsa la pena”. Lasciamo passare anche la tendenza di stagione per cui sposarsi in Italia è fashion, soprattutto se sei americano, ricco e famoso anche se in questo caso forse è stata più alla “il matrimonio si fa dalla sposa a papà, non se ne parla proprio!!!!”, ma va bene. Spiegatemi tutta questa cronicistica e palpitante attesa con tanto di rilievo dato ad un ritardo nell’inizio della cerimonia! Attenzione signori, è arrivata solo 10 minuti dopo il suo sposo un’ora dopo il previsto! E c’era Belen Rodriguez. Che di sti tempi c’è notizia anche solo perché la Rodriguez ha deliziato qualcuno della sua presenza (non me ne voglia Belen, sei molto bella e carina, hai una bella famiglia ma….du palle!!!).

Già immagino Signorini che si sfrega le mani e gode al solo pensiero di milioni di gossippare-starlettine-casalinghetristi che si asciugano la lacrima con una mano e con l’altra alzano il dito medio a Clooney (povero scemo te la sei fatta scappare!). 

Quale elevatissima profusione di cultura e informazione in tutto ciò!
“Ma no, questa è l’Italia che sogna, l’Italia che gioisce nonostante tutto, l’Italia che si commuove!” Ecco questo direbbe qualcuno, anzi qualche direttore di giornale miliardario mentre sotto la scrivania aziona il conta soldi e compra i biglietti per Santo Domingo, così giusto per rilassarsi un po’ da tutto questo sfiancante lavoro di informazione. 

Ora, smaltito l’acido mattutino accumulato e passata al vaglio la sconvolgente notizia del matrimonio dell’anno ad Alghero, ma nessuno ha ancora scritto che la sposa è arrivata in chiesa in vestaglia, seppur di merletto francese???????



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