giovedì 25 settembre 2014

Preferisco me stessa



 


















Io preferisco me stessa agli altri e non perché sono egocentrica e soffro di complessi di superiorità. Io preferisco me stessa agli altri quando devo focalizzarmi su qualcuno da giudicare.

Per ingenuità giustifico gli altri e applico rigide pretese a me e questo perché mi conosco.
In sostanza chi può giudicar qualcosa che non conosce? 

Eppure lo facciamo ogni giorno. Giudichiamo la ragazza appariscente che esce con il nostro amico, la signora nervosa al supermercato, la moglie del nostro collega. Giudichiamo anche chi per errore incappa per la nostra strada. E per giudicare mi riferisco a qualcosa di più profondo del sogghigno di fronte alla parlata strana della commessa del negozio di scarpe, la risata sotto i baffi per la pettinatura inguardabile della vicina di casa. Mi riferisco a qualcosa di più profondo che affonda nella vita delle persone. La vita degli altri ha un suo cerchio magico oltre il quale non ci è concesso andare e il voler a tutti i costi individuare una stonatura nella vita di qualcuno solo perché non si confà a ciò che molto superficialmente noi crediamo siano i binari della normalità è da idioti.

È da idioti pensare che sia normale qualsiasi cosa che a nostro giudizio personale lo è nel nostro minuscolo mondo. Non esiste normalità se non quella che scegliamo per noi stessi. Ed ecco che tutto è relativo.
E tutto mi porta a dire che le persone compiono delle scelte, volontarie o costrette, che definiscono il loro stile di vita, che sono il contrappeso della loro coerenza qualche volta. Giudicare gli altri con la sorpresa stampata sul viso come a voler dire “ma come? Non fai anche tu così?” è da persone piccole che vivono in un mondo piccolo che comincia nella loro cucina e finisce nel negozio di generi alimentari. 

Mi piace chi esprime se stesso con la libertà di chi sa con esattezza che non ha nulla da nascondere al mondo per vergogna di non uniformarsi a “ciò che si fa”. L’unica vergogna ammessa per i liberi è quella verso se stessi  quando per debolezza si è traditi il proprio essere per confondersi nella folla.
Perciò siate forti e preferite sempre voi stessi. La coerenza e la consapevolezza portano lontano, nei cerchi più alti della serenità.

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