Allora, parliamone. È conclamata.
L'abitudine al voyeurismo, in qualsiasi
forma esso si declini, è un fatto.
Non esiste un modo diverso per dirlo.
Barbara D'urso ne è la
materializzazione mediatica, la sacerdotessa di un nuovo credo che ha
per totem il telecomando e il divano con l'eventuale accessorio di
una mangiata di unghie e un tifo casalingo per la vittima o il
carnefice.
I panni sporchi – si diceva – si
lavano a casa propria.
Si diceva anche che ognuno ha i suoi scheletri
nell'armadio però, sottintendendo il vorace e necrofilo desiderio di
disotterrare tali scheletri salvo poi invitarli come ospiti
d'eccezione nello show di mezzo pomeriggio o nel salotto televisivo
di prima serata.
L'edulcorazione dell'invadenza,
mascherata da democraticissima concessione popolare del diritto di
essere a conoscenza, filtrata attraverso il colino a maglia larga
dell'informazione: questa è la deviazione più moderna del concetto
di globalità.
Le coccole del nostro Big Brother ci
fanno addormentare sereni la notte, mentre godiamo della macabra
nenia che c'è chi sta peggio di noi.
E mentre 60 anni fa bisognava aspettare
di essere chiamati per recarsi in un centralino comune per ricevere
la notizia che il nostro prozio emigrato in Argentina era deceduto
senza averci lasciato una lira bucata, salvo scoprire poi che la
linea era caduta e tornare a casa con l'atroce dubbio e il desiderio
di dare una mano in cambio di un telefono in casa o una radio
decente, adesso tutti i prozii del mondo, assassini, latin lover,
politicanti latitanti a Santo Domingo, papponi o insospettabili
serial killer sono offerti con sconto specialissimo alla pubblica
fruizione in nome di un'informazione che si rinnova in
intrattenimento.
È il dark show del nuovo gotic trend:
chi è morto oggi? Con il vantaggio del perchè, il come, il dove e,
in nome del "doveroso" e meticoloso accertamento dei fatti,
del retroscena! Ambiziosi Poirot indagano e piccole Mary Shelley
sognanti crescono infarcendo le storie di quegli elementi di suspense
senza i quali altrimenti sarebbero solo fatti.
Ah, poveri fatti, scarni e crudi...che
attrattiva avrete mai sulle tavole degli italiani affamati ad ora di
cena?!
Dal macellaio domani alla domanda "Che
te ne fai?" sentiremo rispondere "Faccio il guardone".