
Ed ecco che mi ritrovo qui,
a 22.000 km da casa a pensare a quando vivevo ancora nella mia città, la stessa
città da cui volevo scappare quando ero al liceo, che sentivo stretta, ma la
stessa che ho imparato ad amare di nuovo di un amore incondizionato quando mi
ha riaccolta piena di prospettive.
Purtroppo non tutte le cose vanno come si pensava
stessero andando e, anche se tutto mi ha portato qui dove sono ora, le emozioni
non passano. Come fulmini veloci, come scosse elettriche nella schiena
riaffiorano parole, sensazioni, anche le risate di un attimo, una felicità
condivisa.
Ho lasciato la mia città odiandola due volte, ma la
seconda è stata di gran lunga la peggiore perché da quel momento ogni volta che
ci torno non è più la stessa cosa. Si è trasformata come nella città dei
ricordi passati e ogni luogo mi riporta alla mente qualcosa. Tutto è cambiato,
ognuno ha preso la sua strada e non riesco più a sentire quello stesso
brulicare che avvertivo prima. Forse io ne sono fuori e non posso più sentirmi
parte, o forse va semplicemente così.
Ho lasciato la mia città maledicendola, detestandola
con una tale rabbia che ha necessitato di tempo per scemare. Pensavo di non
tornarci mai più, ma ci sono tornata dopo 2 anni, 2 anni in cui l’ho vista solo
un paio di volte. E probabilmente mi è servito, mi ha come disintossicata dalla
rabbia, dalla delusione, dagli errori e dal fallimento.
La mia città è i posti che ho consumato quando ci
vivevo, le persone con cui l’ho vissuta, gli amici di sempre, le speranze di
vederla un giorno più simile a come la immaginavamo nelle nostre teste. E
quelle emozioni non vanno via insieme alla rabbia, per fortuna. E chi ho perso
per strada non ha lasciato il suo posto nei ricordi, perché quelli non li si
tira via nemmeno con gli anni e la distanza.
Si cresce, si fanno scelte, ci si allontana, ci si
odia e ci si perdona ma le parole restano una volta dette. Ed io continuerò a
ricordare certi momenti come quelli più sereni che abbia mai vissuto, perché
solo in quei momenti mi sono sorpresa a pensare che sarebbe potuto rimanere
tutto come era e sarei stata felicissima.
Puoi buttare il passato alle spalle ma non riuscirai
mai a cancellarlo. Si cambia, si archivia ma non tutto va perso.
"La mia città, senza pietà, la mia città
ma come è dolce certe sere
a volte no, senza pietà
mi chiude in una stanza mi fa sentire solo"
ma come è dolce certe sere
a volte no, senza pietà
mi chiude in una stanza mi fa sentire solo"
(Luca Carboni - La mia città)
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