
Il male, che è il
vero protagonista della serie, manifesto ed esasperato nelle disperazioni e nei
turbamenti umani si appropria anche dell’immagine sacra di Babbo Natale, per
eccellenza l’incarnazione della bontà.
La storia procede con risvolti thriller che vengono lasciati
volontariamente sospesi allo scopo di spingere all’estremo lo stile che, ormai
da tempo, si è notato essere quanto più lontano dall’horror.
La riverenza per
certi versi nei confronti di una certa storia del cinema è palese nel gusto
raffinato per inquadrature e viraggi che rafforzano il significato dei
contenuti.
Non c’è vicenda
che non venga spinta innanzi anche dalla poesia delle immagini cariche di senso
di per sé.
Se in questa
puntata la novità è stata il killer natalizio e la scorsa l’angelo oscuro,
nella prossima ci si aspetta una svolta che raccolga i fili delle ultime due
storie e li conduca verso un pathos maggiore.
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