Siamo alla solita tarantella o all’ennesimo rasentare
l’assurdità?
Le parole non hanno più peso e l’Italia sventola come
una bandiera al caldo di un’estate torrida cercando sollievo in brezze dal
mare, giochi in spiaggia e ombrellone in prima fila.
Di cosa mi meraviglio io che 20 anni fa ne avevo 10 e
che ricordo bene il faccione ancora giovane ma già sormontato da una capoccia
pelata ( a cui ha rimediato con prontezza subito dopo) di quello che mi sono
abituata a considerare il pagliaccio della politica italiana, quando infestava
con sorrisi smaglianti, ancora quasi spontanei, la televisione italiana.
Ho vissuto tutto l’iter che lo ha portato fin qui a
tatuarsi in faccia una smorfia da puffo diabolico mentre sbraccia e urla “sono
un innocente, sono una vittima”.
E allora mi chiedo se ci sia ancora una briciola di
buon senso in chi ogni giorno in Italia accende la tv e assiste allo spettacolo
pietoso di un paese che si lascia offendere, ingannare e circuire da chi ha
solo più voce e un conto in banca più corposo. O forse l’attenzione dura l’attimo
della notizia e dopo si resetta per passare a considerare la possibilità di
partire un po’ prima il giorno dopo per trovare il posto migliore in spiaggia.
E mentre l’Italia è letteralmente arsa da tutti questi
cicloni, anticicloni dai nomi improbabili, Bondi in un impeto di audacia parla
di guerra civile. Letta si indispettisce e richiama all’ordine, ma intanto le
parole sono state pronunciate. La mitizzazione e la martirizzazione del
perseguitato sono alle prese con il loro pezzo migliore: lo spettacolo dell’indignazione
per l’estrema ingiustizia perpetrata dalla giustizia complottista italiana.
Non c’è più peso né sostanza. Le parole volano via
leggere e le si pronuncia con lo stesso istinto di quando si starnutisce.
E adesso il partito delle libertà (violate), ex
alleanza nazionale, futuro forza italia si esibisce in un Pity Pride dalle
connotazioni incerte (degne di nota sono le iniziative della Santanchè) perché probabilmente
manifestare ha cominciato a fare rima con sparlare, impietosire, delirare.
Sono state promulgate tante leggi inutili. Si parla
tanto di riforme. Abroghiamo la legge Basaglia e ristabiliamo i manicomi per politici
politicanti perseguitati che abbiano il loro spazio per giocare agli
irresponsabili, creare il loro paese di fantasia, manifestare all’ombra dei
loro vaneggiamenti.
Quando si dice che siamo alla frutta! Abbiamo
consumato anche il dolce. Ora non ci resta che l’amaro da mandare giù.
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